Deludono i conti societari di Amazon e, immediatamente, i mercati finanziari sembrano voler punire la società di Jeff Bezos. Il colosso del commercio elettronico, oramai presente in numerosi settori (ma quasi tutti ben collegati in sinergia tra di loro) ha infatti subito un durissimo colpo durante le quotazioni a Wall Street, a causa di risultati al di sotto delle attese.
Colpo che si è tradotto con una flessione in doppia cifra, e capitalizzazione che crollava a meno di 150 miliardi di dollari. La colpa, come già accennato, è della trimestrale, la seconda dell’anno: il documento di periodo ha infatti sottolineato l’esistenza di perdite più ampie delle stime. A peggiorare ulteriormente lo scenario, già di per sè poco rassicurante per gli stakeholders, il fatto che nel terzo trimestre ci si attenda un segno negativo ancora più grande di quanto già verificato. Fin qui, le cattive notizie.
Non mancano tuttavia le evidenze degne di note., ricavi in primis: il fatturato di Amazon è infatti cresciuto con un buon ritmo. Il tutto, mentre la società di Jeff Bezos è ben impegnata a condurre nuovi investimenti in prodotti e tecnologie. Ad ogni modo, tornando sui numeri protagonisti della seconda trimestrale 2014, sottolineiamo come la perdita sia stata pari a 126 milioni di dollari, contro i 7 milioni di rosso dello stesso periodo dello scorso anno. In termini di perdita per azione, il rosso passa da 2 a 27 centesimi di dollaro, contro attese degli analisti per una perdita non superiore ai 15 centesimi. Di contro, i ricavi sono cresciuti del 23% a 19,34 miliardi di euro, in linea con le stime degli osservatori (di 19,3 miliardi di dollari). Le spese operative si sono fermate a 19,36 miliardi di dollari. Per il terzo trimestre, ci si attende perdita operativa tra 400 e 810 milioni di dollari, compresi i 410 milioni di dollari di compensi in azioni e altre voci.