Mediobanca ha chiuso il primo trimestre dell’esercizio 2016, cominciato il 1 luglio 2016, con risultati in crescita. Di fatti, la società ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre del nuovo anno fiscale con un utile netto di 270,7 milioni di euro, in crescita del 10,8 per cento anno su anno, e con un Cet1 fully phased stabile al 12,53 per cento. Il dato rappresenta il miglior risultato trimestrale dal 2008, ed è superiore alle attese del consenso raccolto dalla Banca, che convergevano su 155 milioni di euro.
Per quanto concerne gli altri dati e le influenze principali, si tenga conto come l’utile netto beneficia della plusvalenza sulla cessione di metà del 2,7 per cento detenuto in Atlantia, pari a 110,4 milioni di euro. Nel trimestre in margine di interesse è cresciuto del 3,9 per cento a 314,2 milioni di euro, mentre le commissioni sono salite a 102,2 milioni di euro (+6,7 per cento). I dati comprendono, rispetto all’anno precedente, il contributo di Cairn Capital e del ramo d’azienda delle attività retail in Italia di Barclays.
Ancora, dalla nota stampa con la quale sono stati diffusi i principali termini economico finanziari del periodo, emerge come le rettifiche di valore su crediti sono scese del 24,8 per cento a 86,8 milioni di euro con un costo del rischio a 98 punti base. Per l’intero esercizio Mediobanca stima una tenuta del margine di interesse e un miglioramento del costo del rischio in un quadro macroeconomico ancora debole a cui si aggiungono incertezze politiche nei mercati di riferimento.
L’impressione è comunque che le previsioni di Mediobanca possano essere ritoccate nei prossimi mesi, considerando che il contesto nel quale si trova ad operare il gruppo è estremamente aleatorio e ricco di sfaccettature in evoluzione.