Anche se sono evidentemente efficienti, gli ETF non sono certamente privi di rischi. Anzi! Ma quali sono? Riassumerli tutti non è facile ma… ci proviamo.
Parliamo innanzitutto del singolo rischio maggiore negli ETF, che è il rischio di mercato. I mercati salgono scendono, e gli ETF – essendo solo un involucro per i loro investimenti sottostanti – potrebbero dunque subirne le conseguenze. Il secondo rischio maggiore che vediamo negli ETF è il rischio di “giudicare un libro dalla copertina”. Con oltre 1.800 ETF a tua disposizione sul mercato, devi fare molte scelte in qualsiasi area del mercato al fine di individuare i migliori, e scartare i peggiori: individuare l’ETF di tuo riferimento sul solo rendimento passato… è sbagliato.
Altro rischio è quello di esposizione “esotica”: gli ETF hanno svolto un lavoro straordinario aprendo diverse aree del mercato, da titoli e obbligazioni tradizionali a materie prime, valute, opzioni e altro ancora. Ma avere un facile accesso a queste complesse strategie non è una buona idea se prima non hai fatto i compiti, e non hai capito quali sono i rischi di ogni investimento, soprattutto quelli “nuovi” e meno battuti.
Altro rischio è quello di controparte, anche se in misura minore rispetto ad altri strumenti. Ancora, c’è un rischio tipico di trading: a differenza dei fondi comuni di investimento, non è sempre possibile acquistare un ETF con zero costi di transazione. Come ogni azione, un ETF ha uno spread, che può variare da un centesimo di euro a… molti euro. Anche gli spread possono variare nel tempo, diventando piccoli un giorno e ampi il successivo. Quel che è peggio, la liquidità di un ETF può essere molto variabile.
Ricorda infine che la maggior parte delle volte, gli ETF funzionano esattamente come dovrebbero: tenere traccia dei loro indici / benchmark e negoziare vicino al loro valore. Tuttavia, a volte, qualcosa nell’ETF si rompe e i prezzi possono uscire da questo meccanismo apparentemente perfetto. Peraltro, non sempre è colpa dell’ETF!