Importante novità in arrivo per commercialisti, consulenti del lavoro e revisori contabili: è all’esame del Parlamento il decreto legislativo antiriciclaggio europeo, una normativa che si propone di razionalizzare tutti gli adempimenti a carico degli attori del sistema tramite l’eliminazione di tecnicismi e formalità burocratiche che riguardano la gestione e la conservazione di dati e documenti.
Nello specifico, il decreto prevede:
- semplificazione degli adempimenti a carico degli operatori
- sistema sanzionatorio basato su misure effettive, dissuasive e proporzionate
- istituzione del Comitato di sicurezza finanziaria, responsabile dell’analisi nazionale del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo
- istituzione di un registro di persone giuridiche e trust e di un registro centrale dei trust produttivi di effetti fiscali
Più trasparenza, un migliore sistema sanzionatorio e meno adempimenti a carico degli studi professionali: la direttiva UE 2015/849 adeguerà in tema di antiriciclaggio commercialisti ed esperti contabili in tutti gli stati membri.
L’applicazione delle nuove norme – che prevedono obblighi comportamentali e sanzioni in caso di inadempimento – richiede un’adeguata formazione per i professionisti del settore e i loro incaricati: le lacune formative in molti casi possono infatti causare anomalie, rallentamenti e impacci burocratici che minano la bontà delle procedure al cospetto dei controlli delle autorità.
In Italia opera una sola società specializzata, Alavie, capace di offrire servizi di consulenza, pubblicazioni tematiche e percorsi formativi – anche in modalità e-learning – in linea con le nuove direttive in tema di antiriciclaggio per commercialisti e addetti ai lavori del settore, oltre ad un servizio di gestione dell’intera procedura antiriciclaggio, dall’organizzazione della procedura interna alla gestione di tutti gli adempimenti richiesti dalla legge, fino all’affiancamento del professionista durante le visite ispettive dell’autorità.