Come noto, da tempo gli investitori di criptovalute attendono che la Securities and Exchange Commission approvi una serie di richieste di emissione di bitcoin a pronti, probabilmente mercoledì.
Con un ETF sul bitcoin spot che sembra ormai molto reale, l’attenzione si sta spostando sui dettagli di come verrà scambiato, quanto costerà, quanto del rialzo del bitcoin è dovuto alla domanda che è stata anticipata e le valutazioni a premio o a sconto.
Effettivamente, l’hype sembra essere molto alto: con quasi una dozzina di ETF che si contendono l’attenzione, gli acquirenti di bitcoin saranno molto sensibili ai prezzi e gli emittenti sono già impegnati in una modesta guerra dei prezzi. ARK Invest, per esempio, sta collaborando con 21Shares per lanciare un ETF sul bitcoin, aveva inizialmente annunciato una commissione dello 0,8%, ma ha annunciato di non applicare alcuna commissione per i primi sei mesi.
Anche altri emittenti stanno scontando fortemente i prezzi: diversi (Bitwise, ARK, Invesco) offrono una commissione dello 0% per i primi sei mesi, mentre Grayscale applica una commissione dell’1,5%. Il Galaxy Bitcoin ETF di Invesco ha fissato il suo rapporto di spesa allo 0,0% per i primi sei mesi e per i primi 5 miliardi di dollari di patrimonio, per poi passare allo 0,59%.
Ma come si comporterà un bitcoin spot rispetto al bitcoin e ai futures sul bitcoin?
Secondo Simeon Hyman, stratega globale degli investimenti di ProShares che gestisce il più grande ETF sui futures del bitcoin, il ProShares Bitcoin Strategy ETF (BITO), lanciato nell’ottobre 2021, ha osservato che gli ETF sui futures del bitcoin hanno tracciato il bitcoin “abbastanza bene”. Tuttavia, il mercato spot del bitcoin non sembra essere ancora maturo e, dunque, bisognerà aspettare un po’ più di tempo per capire come si comportano tali strumenti.
Un’altra questione è se gli ETF sul bitcoin saranno scambiati con un premio o uno sconto rispetto al loro valore patrimoniale netto. In questo caso, il NAV è il valore dei bitcoin posseduti dall’ETF. Alcuni temono che il processo di creazione e rimborso concordato per la creazione di ETF bitcoin spot possa far sì che un ETF bitcoin venga scambiato con un premio rispetto al suo NAV.
C’è poi da capire quanto denaro attireranno questi ETF, un altro aspetto che non è molto chiaro. Tuttavia, due eventi legati agli ETF hanno contribuito a stimolare l’interesse per il bitcoin negli ultimi due anni. Il primo è l’inizio delle negoziazioni degli ETF sui futures del bitcoin (BITO), a partire dall’ottobre 2021, che ha contribuito a spostare il bitcoin da quasi 10.000 dollari nell’ottobre dello stesso anno a oltre 40.000 dollari nel gennaio 2022. Il più grande ETF sui futures del bitcoin, ProShares bitcoin Strategy ETF (BITO), ha recentemente superato i 2 miliardi di dollari di asset in gestione, secondo ProShares.
Il secondo elemento è la richiesta di Blackrock di un ETF sul bitcoin il 16 giugno 2023, che ha contribuito a far passare il bitcoin da circa 25.000 a 30.000 dollari in pochi giorni.
Le stime sugli afflussi sono piuttosto importanti: si prevedono infatti 2-3 miliardi di dollari in trenta giorni, e circa 20-30 miliardi di dollari in un anno. Tuttavia, considerando che l’attuale capitalizzazione di mercato del bitcoin è vicina ai 900 miliardi di dollari, non si tratta di afflussi enormi. L’ETF canadese sul bitcoin spot, il Purpose Bitcoin ETF, ha un patrimonio di circa 400 milioni di dollari dopo oltre due anni.
Infine, l’ultima grande questione è se le grandi istituzioni e i consulenti finanziari permetteranno ai loro investitori di negoziare bitcoin sulle loro piattaforme…