Continua a migliorare il panorama occupazionale europeo, con le ultime indicazioni sul mercato del lavoro del vecchio Continente che contribuiscono a dipingere un quadro in graduale sviluppo. Nonostante la flessione del tasso di disoccupazione tedesco al nuovo minimo storico in settembre, comunque, la misura aggregata è rimasta ferma per la zona euro in agosto, al 9,1 per cento, per un livello identico per il terzo mese consecutivo.
L’indice conferma così un calo di otto decimi rispetto ad agosto 2016, con un totale di disoccupati pari a 14,75 milioni unità, 42 mila unità in meno di luglio. A livello nazionale i progressi sono diffusi e solo in Francia, Italia, Spagna e Grecia la disoccupazione rimane al di sopra della media storica.
Per quanto concerne il prossimo futuro, le attese dei principali analisti sono per un continuo e graduale calo del tasso di disoccupazione europea anche per il terzo trimestre (di cui non abbiamo ancora dati puntuali consuntivi), con un target di 9,1 per cento dal 10,0 per cento della fine del 2016.
Con riferimento più specifico all’Italia, qui la disoccupazione è tornata a ridursi di un decimo di punto percentuale ad agosto all’11,2 per cento, poco sopra i minimi da 5 anni a questa parte. Ci sono inoltre altri segnali particolarmente positivi, come l’aumento di occupati, quello del tasso di occupazione e quello dell’attività, anche se una parte rilevante delle nuove assunzioni è temporanea in quanto legata al turismo.
In futuro è possibile prevedere nuovi e contenuti cali del tasso di disoccupazione, con uno stabile ritorno sotto l’11 per cento solamente nel 2018.