Dagli Stati Uniti sono recentemente arrivati nuovi dati sulla produzione del petrolio. L’intuizione è naturalmente dell’US Department of Energy (DOE), che in un suo periodico report ha comunicato che la scorsa settimana negli Stati Uniti le scorte totali di petrolio greggio sono diminuite di 1,4 milioni di barili a 535,7 milioni di barili, con una flessione di 0,3 milioni di barili su base semestrale, e un incremento di 12,2 milioni di barili su base annua.
Di contro, le stime di consenso che prevedevano un calo di 2,50 milioni di barili.
Ancora, il comunicato del Dipartimento dell’Energia statunitense ricorda come a Cushing, le scorte siano diminuite di 0,7 milioni di barili a 66,9 milioni di barili, in flessione di 1 punto percentuale su base semestrale e in aumento di 13,4 punti percentuali su base annua, mentre secondo un sondaggio condotto da Bloomberg era previsto un calo di 0,75 milioni di barili.
Ulteriormente, sono stati diffusi i dati sulla produzione, che è diminuita di 32 mila barili a 8,74 milioni di barili giornalieri, in calo di 0,4 punti percentuali su base semestrale e in flessione di 8,9 punti percentuali su base annua. Ancora, le scorte di distillati sono calate di 1,3 milioni di barili a 149,6 milioni di barili, mentre quelle di benzina sono diminuite di 1,5 milioni di barili a 238,6 milioni di barili.
Cumulativamente, nel corso delle ultime quattro settimane, la domanda complessiva di prodotti è stata di 20,4 milioni di barili giornalieri, in aumento di 2,2 punti percentuali su base annua, mentre il consumo di benzina è stato 9,7 milioni di barili giornalieri, in aumento di 3,9 punti percentuali su base annua.