Siemens ha annunciato di aver chiuso il secondo trimestre del suo esercizio fiscale maturando un fatturato che è risultato essere in crescita del 5 per cento, a quota 20,2 miliardi di euro. Quanto basta per poter permettere alla compagnia tedesca di superare le stime degli analisti, che non si attendevano un risultato così positivo in relazione al secondo trimestre fiscale (e al primo trimestre solare) per la società. Tra gli altri dati di particolare interesse, spicca anche la disponibilità di un portafoglio ordini in aumento dell’1 per cento a quota 22,6 miliardi di euro a parametri omogenei ed escludendo l’effetto del cambio valutario.
Per quanto attiene invece le altre righe del conto economico di periodo diramate da Siemens ai propri stakeholders, rileviamo come l’utile netto sia stato pari a 1,448 miliardi di euro, e dunque in aumento dello 0,4 per cento rispetto a 1,442 miliardi di euro che la società fu in grado di conseguire nello stesso periodo dell’anno precedente, nonostante una maggiore imposizione fiscale e un minor contributo rispetto all’anno precedente delle attività in dismissione.
Da quanto sopra ne è poi derivato che l’utile per azione ha raggiunto quota 1,79 euro rispetto a 1,78 euro per azione che erano stati maturati nello stesso periodo dell’anno precedente. Anche in virtù di quanto sopra il top management dell’azienda tedesca non ha avuto grandi difficoltà nel confermare le previsioni finanziarie per l’intero esercizio 2016-17, che si concluderà a fine settembre; il focus verterà sull’integrazione di Mentor Graphics e sullo sviluppo delle attività nelle energie rinnovabili.
Più sul breve termine, gli analisti si attendono che i risultati del terzo trimestre fiscale (coincidente con il secondo trimestre solare) possano confermare la buona spinta esercitata dal business societario, garantendo così un altro passo nel raggiungimento dei target preannunciati.