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Come si muoverà l’euro nei prossimi mesi

In seguito alle scelte già formalizzate in seno alla Bce, è possibile che le quotazioni dell’euro possano riprendere lievemente quota nel corso del periodo marzo / aprile, rimanendo tuttavia sotto la soglia di 1,10 EUR/USD. L’ipotesi che la Banca Centrale Europea intenda evitare, se possibile, di fornire nuovo stimolo monetario nei prossimi mesi – a meno di un ulteriore drastico deterioramento del quadro macroeconomico – è un elemento che può fornire temporaneamente sostegno all’euro. Leggi tutto

Come si muoverà la sterlina a febbraio 2016

Ad inizio settimana la sterlina ha subito un lieve arretramento nei confronti del dollaro, passando da quota 1,43 a quota 1,42 GBP/USD, priva nel breve di spunti rialzisti autonomi. Una simile cedevolezza è stata sperimentata anche nei confronti dell’euro, nei cui riguardi si riporta da 0,75 a 0,76 EUR/GBP.

In maniera più dettagliata, il minimo di giornata è stato sperimentato in seguito alla pubblicazione dei dati dell’indagine CBI per il settore industriale, che sono risultati più negativi delle attese, ma che comunque dovrebbero migliorare nei prossimi mesi, grazie al recente deprezzamento del cambio nei confronti delle principali valute di riferimento. Leggi tutto

Analisi dati macro zona Euro

Nell’area euro, i dati macro elaborati nel corso delle ultimi settimane sono stati piuttosto contrastanti. Tra quelli positivi possiamo certamente ricordare come l’indice di fiducia economica della Commissione Europea sia salito di 0,7 punti a 106,9 punti, per un livello che è il massimo dai tempi pre-crisi. Il PMI composito ha inoltre segnato un miglioramento – pur più contenuto – con passaggio in incremento di 0,1 punti a 54,3. Leggi tutto

Forex, il dollaro tiene in attesa dell’inflazione di giovedì

dollar, yen and euroI dati statunitensi diffusi a inizio settimana non hanno conferito un significativo entusiasmo ai mercati finanziari. L’indice Empire è infatti salito, ma un po’ meno delle attese. Di contro, la produzione industriale è risultata essere peggiore del previsto, subendo una contrazione a fronte di sole attese di rallentamento. Nonostante ciò, il dollaro non sembra averne risentito, chiudendo ulteriormente in rialzo. Leggi tutto

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