Questa mattina le quotazioni del greggio appaiono essere in lieve aumento, precedendo il rilascio dei consueti dati settimanali che riguardano la produzione del greggio e dei prodotti petroliferi statunitensi. Secondo un sondaggio di Bloomberg, recentemente diffuso sui media, le scorte probabilmente sono scese di 2,25 milioni di barili durante la scorsa settimana, dopo aver raggiunto un record storico di 535,5 milioni di barili alla fine del mese di marzo. Leggi tutto
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Nuovi dati sulla produzione di petrolio
Dagli Stati Uniti sono recentemente arrivati nuovi dati sulla produzione del petrolio. L’intuizione è naturalmente dell’US Department of Energy (DOE), che in un suo periodico report ha comunicato che la scorsa settimana negli Stati Uniti le scorte totali di petrolio greggio sono diminuite di 1,4 milioni di barili a 535,7 milioni di barili, con una flessione di 0,3 milioni di barili su base semestrale, e un incremento di 12,2 milioni di barili su base annua.
Di contro, le stime di consenso che prevedevano un calo di 2,50 milioni di barili. Leggi tutto
Petrolio, Brent verso quota 50 dollari
Il petrolio ha sfiorato la possibilità di concludere il mese di aprile in qualità di miglior mese da sette anni a questa parte. In realtà, tale possibilità non si è realizzata. Tuttavia, il petrolio può ben gioire di aver concluso il mese di aprile con la prestazione più robusta da un anno a questa parte: il rialzo mensile è stato in fatti superiore al 20%, dimostrando dunque una performance davvero eccezionale, che incoraggia gli analisti a pensare che il peggio sia passato per il greggio.
A proposito di ottime prestazioni, le stesse diventano – appunto – straordinarie se si confrontano le quotazioni attuali con quelle di gennaio: il Brent è ormai risalito di quasi l’80% rispetto ai minimi pluriennali di circa tra mesi fa e qualche giorno fa si è spinto fino a un picco di 48,50 dollari al barile. Anche il Wti ha seguito un andamento simile, arrivando fino a 46,78 dollari. Leggi tutto
Nessun accordo sul taglio della produzione, nuova flessione del greggio
Le voci di un possibile accordo tra Russia e Opec sul taglio della produzione si sono sgonfiate. E, con esse, anche la possibilità che il petrolio possa riprendere quota. Dopo essere brevemente balzato in rialzo, dunque, il petrolio ha repentinamente scelto di rallentare la corsa e invertire id nuovo la tendenza, smentendo così ogni possibilità di ipotesi di un taglio di produzione coordinato, quanto meno nel breve periodo.
Che la strada di un taglio coordinato fosse in salita lo si era d’altronde capito fin da subito. La prima sicurezza la si è poi avuta con l’ennesimo rifiuto da parte dell’Iran a prendere parte a tagli di produzione e il fatto che lo stesso Paese, appena due settimane dopo la revoca delle sanzioni, sta già accelerando l’export. Leggi tutto