Come accade in ogni sfaccettatura del trading, anche quella di tipo binario richiede una grande formazione di base per potersi dire efficace e madre di smisure potenzialità. D’altra parte il mondo della finanza è uno di quelli nell’ambito dei quali la preparazione viene data come elemento indispensabile per poter divenire traders professionisti e, di conseguenza, per poter anche solo ambire a raggiungere dei considerevoli guadagni.
Trading Binario: cos’è e come funziona
Il trading binario si chiama così proprio perchè implica il dover scegliere tra due fattori. Il meccanismo che sta alla base di questa diramazione del trading è quindi molto semplice: si sceglie l’asset di riferimento come può ad esempio essere il cambio euro/dollaro, dopodiché, a fronte di studio dei concetti, analisi dei grafici e utilizzo di eventuali altri strumenti si decide quale sia la mossa migliore da apportare relativamente a quell’asset. Il trader può sostanzialmente operare su tre fronti che per ragioni di pura praticità vogliamo elencare e spiegare una ad una:
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Tocca o non tocca: in questo caso l’utente deve riuscire a prevedere se il prezzo di quel dato asset riuscirà a toccare oppure no una determinata cifra, ma soprattutto se riuscirà a farlo entro una data scadenza temporale.
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Alto o basso: come intuibile, in questo caso l’operatore deve indovinare se il prezzo in oggetto chiuderà al di sopra o al di sotto rispetto a quello di apertura, considerando anche in questa fattispecie il fattore temporale.
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Intervallo: su quest’ultimo fronte il trader deve percepire se il prezzo di chiusura finirà con l’essere compreso all’interno di una determinata forbice di prezzi, oppure se il suo listino chiuderà al di fuori di detti limiti.
La gran parte dei broker dà modo al trader di poter fissare in totale autonomia anche la scadenza dell’opzione, facendo sì che l’investimento venga chiuso entro lassi temporali davvero minimi (si va dai 60 secondi fino a ritmi di 2, 5 e 10 minuti) o se sia preferibile concedere una scadenza protratta di alcune ore o persino giorni.
In estrema sintesi il trading binario si basa quindi su questi quattro passi fondamentali: la scelta dell’asset, la selezione della tipologia di investimento, la messa in atto dell’investimento e la selezione del limite temporale. Acquistata l’opzione non bisognerà quindi far altro che attenderne la scadenza e verificare se l’investimento avrà fruttato oppure no il guadagno tanto sperato. Generalmente il profitto raggiunge il limite massimo del 180% (ciò significa che su una scommessa di 100 euro, ne saranno restituiti al massimo 180 in caso di vittoria); mentre invece qualora la previsione dovesse rivelarsi sbagliata la consuetudine è quella di ripagare il trader con un “contentino” del 15% massimo (anche in questo caso, a fronte di 100 euro investiti e di una scommessa persa, l’utente si ritroverà in mano con soli 15 euro e 85 euro netti di perdita).
Trading binario: le basi da cui partire
Prima di effettuare la scelta, o meglio, l’investimento su un dato asset, è chiaro che occorre aver valutato preventivamente tutta una serie di dettagli: del resto non possiamo mica pensare che le puntate vengano fatte a naso! Le basi da avere per poter effettuare un investimento serio e ragionato sono perciò lo studio tout court del trading (chiamiamola pure formazione), l’analisi tecnica (che consiste nello studio accurato dei grafici), la consultazione del calendario economico e di tutte quelle notizie che quotidinamente si riverberano sotto il profilo finanziario.
Si tratta di una sorta di gavetta che qualunque aspirante trader dovrebbe imprarare a percorrere, perchè proprio come accade in molti altri ambiti anche e soprattutto in quello finanziario è assolutamente indispensabile aver saputo bruciare tutte le tappe prima di riuscire a conquistare risultati di un certo prestigio. Tutte le informazioni necessarie per approfondire la questione sono in ogni caso reperibili al collegamento che segue: http://www.osservatoriofinanza.it