Settimana densa di appuntamenti per gli investitori. Nell’area euro, il focus sarà sulla crescita del PIL in Germania nel terzo trimestre, che dovrebbe essere poco variata rispetto ai mesi primaverili (0,4 per cento trimestrale). In Italia la stima preliminare dovrebbe mostrare una crescita del PIL dello 0,3 per cento trimestrale, in recupero dopo la stagnazione dei mesi primaverili.
I dati da Germania e Italia dovrebbero essere coerenti con una crescita del PIL dell’Eurozona dello 0,3 per cento trimestrale, come da stima flash. L’indice ZEW sulle attese potrebbe calare a 3 da 6,2 sulla scia della turbolenza sui mercati nell’ultimo mese in vista delle elezioni presidenziali americane. La seconda stima dovrebbe confermare l’inflazione area euro in recupero di un decimo a ottobre a 0,5 per cento annuo.
La settimana è densa di dati importanti negli Stati Uniti, oltre che di una fitta agenda di discorsi della Fed. Dalla Fed si dovrebbe avere ancora un quadro di opinioni variegate sul medio termine, ma in linea con un diffuso consenso per un rialzo a dicembre. Sul fronte dei dati, le prime indagini del manifatturiero di novembre dovrebbero confermare stabilizzazione o modesta espansione dell’attività. Per ottobre, le vendite al dettaglio dovrebbero esser in aumento, in parte spinto dal rialzo del prezzo della benzina, ma in parte anche dalla componente reale; i nuovi cantieri dovrebbero essere in ripresa e la produzione industriale dovrebbe crescere a un ritmo moderato. Gli indici di prezzo (CPI; PPI; prezzi all’import) dovrebbero registrare aumenti della componente energetica; gli indici core dovrebbero essere in linea con la media recente, in particolare il CPI core dovrebbe segnare un incremento di 0,2 per cento mensile (2,2 per cento annuo).